IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto il proprio decreto in data 3 novembre 2022, con il quale il consiglio comunale di Scilla (Reggio Calabria) e' stato sciolto ai sensi dell'art. 141, comma 1, lettera b), n. 2, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, per le dimissioni rassegnate dal sindaco in data 3 ottobre 2022 e divenute irrevocabili a termine di legge; Considerato che all'esito di approfonditi accertamenti sono emerse forme di ingerenza della criminalita' organizzata che hanno esposto l'amministrazione a pressanti condizionamenti, compromettendo il buon andamento e l'imparzialita' dell'attivita' comunale; Rilevato, altresi', che la permeabilita' dell'ente ai condizionamenti esterni della criminalita' organizzata ha arrecato grave pregiudizio agli interessi della collettivita' e ha determinato la perdita di credibilita' dell'istituzione locale; Ritenuto che, al fine di porre rimedio alla situazione di grave inquinamento e deterioramento dell'amministrazione comunale, si rende necessario l'intervento dello Stato mediante un commissariamento di adeguata durata per rimuovere gli effetti pregiudizievoli per l'interesse pubblico ed assicurare il risanamento dell'ente locale; Visto l'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 6 aprile 2023; Decreta: Art. 1 La gestione del Comune di Scilla (Reggio Calabria) e' affidata, per la durata di diciotto mesi, alla commissione straordinaria composta da: dott.ssa Antonia Maria Grazia Surace - viceprefetto; dott.ssa Antonella Regio - viceprefetto aggiunto; dott.ssa Carla Fragomeni - funzionario economico finanziario.